|
|
Tre aspetti della nostra stessa unicità in sincronia tra loro, che si influenzano costantemente e reciprocamente. Per nutrire uno dei tre è necessario nutrire anche gli altri due.
Dobbiamo imparare ad ascoltare il nostro corpo fisico, ogni sua componente è li per fornirci un consiglio, un aiuto a volte inaspettato.
Non è necessario focalizzarsi sul dolore provato, meglio accoglierlo come un suggerimento gratuito che si sta materializzando e ci spinge alla riflessione, alla comprensione di quanto sta accadendo.
Non siamo nati per soffrire, ma per gioire di ogni istante della nostra vita terrena. La sofferenza è un potente segnale che ha il solo scopo di migliorarci.
Ogni cellula del nostro corpo ascolta i nostri pensieri, anche quelli inconsci e muta le sue caratteristiche di conseguenza.
Potrebbe essere utile cominciare a porsi delle domande produttive:
Quale messaggio mi sta inviando il corpo?
C’è forse qualche aspetto della mia vita che sto trascurando?
Quello che sto facendo è realmente il “meglio per me”?
Dove sono finiti i miei sogni di bambino?
Posso fare qualcosa per connettermi al potere dell'intenzione universale?
Se ci poniamo in ascolto possiamo “sentire” la nostra vibrazione, comprendere cosa stiamo vivendo, vedere al di là di quello che fino a quel momento ci sembrava scontato e la nostra vita non sarà mia più la stessa.
|
|
|
|
|
|
|
|
Il nostro cervello esercita un campo di forza molto più potente di quello che noi possiamo immaginare. Impariamo a guidare i nostri pensieri verso il meglio per noi stessi e a non farci trasportare da pensieri improduttivi o controproducenti, in quest’ultimo caso il nostro unico risultato sarà quello di toglierci continuamente energia, facendo al contempo crollare la nostra autostima.
Quali pensieri sto facendo in questo momento?
Sono veramente i miei pensieri o i pensieri di qualcun altro?
Quando pensiamo stiamo operando un vero è proprio atto di creazione, stiamo generando il nostro futuro fisico e modificando il nostro presente.
Dal momento in cui ci svegliamo la mattina cominciamo a pensare coscientemente, il primo pensiero che facciamo spesso guida tutta la nostra giornata. Le nostre associazioni mentali determinano in sequenza il pensiero successivo, intimamente collegato al precedente e poi ancora un altro e così via …
Cosa sarà di noi e della nostra giornata si siamo scesi dal letto con il piede sbagliato ?
Cominciamo a credere con forza che sarà una giornata no e, anche se diciamo di non volerlo, a volte questo potrà misteriosamente realizzarsi. Se non saremo in grado di interrompere la nostra “catena dei pensieri” negativi, l'universo ci accontenterà in tutto per tutto. Quello che stiamo pensando si trasformerà nel nostro desiderio e tutto in noi, emozioni, comportamento, scelte e convinzioni si allinearono per darci esattamente quello che dichiariamo di volere.
Ma cosa potrebbe succedere invece se i nostri pensieri sono consapevolmente positivi andando stimolare l'immaginazione creativa che tutti abbiamo?
Kambiare i tuoi pensieri, Kambia la tua vita.
|
|
|
|
|
|
|
|
È proprio nei momenti peggiori che ci tengono in braccio, scaldandoci con il loro amore. È proprio nei momenti migliori che ci tengono per mano e camminano felici al nostro fianco, gioendo della nostra intima realizzazione. Figure soavi ad alta intensità creativa, sono qui tra noi per aiutarci sempre, nelle piccole cose come nelle grandi.
Parliamo con i nostri Angeli, chiediamo il loro consiglio e loro ci risponderanno nei modi più imprevedibili, sta a noi osservare e accogliere senza giudicare i segnali che ci arrivano. Potrebbe essere una tripletta di numeri che notiamo ripetutamente, la pagina di un libro che si apre come d’incanto davanti ai nostri occhi, la telefonata di un amico che non sentivamo da tempo e che vuole condividere con noi un’esperienza, una musica che ci insegue e non vuole lasciarci.
Possiamo usare la nostra volontà per chiedere loro chiarezza su qualcosa che ci sta a cuore, ringraziandoli con amore puro per tutto quello che già abbiamo e fa parte della nostra vita e poi proviamo ad utilizzare le nostre infinite potenzialità di osservazione, senza remore e pregiudizi.
Affidiamoci a loro, affidiamo loro le nostre preoccupazioni perché intercedano per la loro migliore risoluzione, preghiamoli di continuare sempre a starci vicino, come hanno fatto finora e di parlarci nel modo a noi più intelligibile affinché possiamo ascoltarli e comprendere.
Quante volte abbiamo sentito forte la loro compassionevole presenza ?
Quante volte mi sono sentito salvato da qualcosa di brutto che stava per succedere ?
Ringraziamoli sempre con amore puro, lo stesso amore che loro hanno costantemente per noi.
|
|
|
|
|
|