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Archivio Completo
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2012-03-22/14:05:46
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Completo
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Il potere delle due S: Sogno e Strategia
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DETTAGLI: Ccera una volta una squadra di canoa professionale, composta da elementi tutti molto preparati fisicamente, ma particolarmente individualisti, ognuno si dichiarava invincibile. Un giorno venne convocata per una sfida con una squadra nascente, i cui elementi mediamente forti condividevano un sogno e una strategia. La sfida si sarebbe tenuta ogni anno per i tre anni consecutivi.Vennero stabiliti i percorsi, le regole e il numero delle persone di equipaggio.Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna squadra era al meglio della forma. Ma i “sognatori” vinsero con un vantaggio di oltre un chilometro. Dopo la sconfitta il morale della squadra degli “invincibili” era a terra. Il Top Management decise che si sarebbe dovuto vincere l’anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto (interno) per investigare il problema. Il gruppo di progetto rilevò che i “sognatori” avevano sette uomini ai remi, uno che coordinava e davano l’impressione che l’imbarcazione fosse mossa da un unico flusso energetico, mentre la squadra degli “invincibili” aveva un uomo che remava, sette che comandavano e ognuno sembrava seguire un proprio obiettivo.In questa situazione di crisi, il Management, non soddisfatto del proprio Team, dette una chiara prova di capacità gestionale e fiducia verso le proprie risorse: ingaggio immediatamente una società di consulenza (esterna) per studiare la struttura della squadra degli “invincibili”. Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti chiusi nelle loro stanze, senza alcuno scambio di informazioni con l’equipaggio, giunsero alla conclusione che nella squadra degli “invincibili” c’erano troppe persone a comandare e troppo poche a remare. Così, con il supporto degli esperti, fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, un capo dei supervisori e tre ai remi. I ruoli furono decisi, senza confrontarsi con l’equipaggio, dalla società di consulenza. Inoltre si introdussero una serie di incentivi economici per il gruppo di comando e dei punti bonus individuali per motivare i rematori: “Dobbiamo ampliare l’ambito lavorativo e dare più responsabilità” fu detto, non furono però definiti i confini entro i quali si sarebbero dovuti muovere ciascun componente del gruppo, nessun obiettivo comune chiaro e condiviso, né venne definito un piano d’azione organizzato. I rematori non si sentivano più parte del gruppo, ma solo strumento operativo. L’anno successivo i “sognatori” vinsero con un vantaggio di due chilometri, il gruppo di comando motivava senza coordinarsi i rematori, i quali pensavano ognuno al proprio tornaconto personale, senza alcuna attenzione al “ritmo” comune.La società degli “invincibili”, visti i risultati, licenziò immediatamente i rematori a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma pagò un extra bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato.La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove dimostrò che era stata scelte le persone migliori, la motivazione era ottima, ma il materiale usato non era all’altezza.Chiese e ottenne immediatamente di prolungare il proprio contratto di consulenza per un altro anno.Al momento la società degli “invincibili” è impegnata a progettare una… nuova canoa!
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