Carico Allostatico: un parametro biologico per quantificare lo stress cronico
Allostasi è un termine coniato da Sterling e Eyer nel 1988.
Carico Allostatico è il prezzo che il nostro organismo è costretto a pagare per adeguarsi a cambiamenti indesiderati o situazioni vissute, andando a modificare alcuni parametri interni per mantenere inalterate le funzionalità di organi e apparati.
Gli studi sull’Allostasi e sul Carico Allostatico sono estremamente utili nello studio dello stress e delle sue conseguenze.
I meccanismi allostatici sono protettivi nel breve periodo, ma deleteri nel lungo: il prezzo da pagare è proprio il Carico Allostatico.
Quando i cicli allostatici si susseguono nel tempo senza interrompere il loro carico si passa al Sovraccarico Allostatico che logora tessuti, cellule e organi, finendo per comprometterne la migliore funzionalità.
E’ stato dimostrato che pazienti in fase avanzata di Sovraccarico Allostatico hanno visto aumentare i rischi cardiovascolari, declino fisico e cognitivo e conseguente aumento di mortalità.
Da un punto di vista anatomico, i sistemi che nell’organismo sono deputati al controllo della risposta agli stimoli stressanti sono essenzialmente due, peraltro interconnessi tra loro: l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e il sistema limbico.
Secondo McEwen e altri, il Carico Allostatico provocherebbe danni in 4 differenti modi:
- Stress Cronico: eventi stressanti che si ripetono nel tempo causano elevazioni dei mediatori dello stress (ormoni, neurotrasmettitori).
- Mancato Adattamento: L’organismo non si “abitua” al fattore stressante e quindi si è esposti continuamente ai mediatori dello stress.
- Incapacità di blocco alla risposta:cioè incapacità di bloccare la secrezione di ormoni di risposta allo stress o di ripristinare il ritmo circadiano (ritmo caratterizzato da un periodo di circa 24 ore – esempio: ritmo veglia-sonno, ritmo di secrezione del cortisolo, ormone prodotto dalle ghiandole surrenali) al termine dell’evento stressante.
- Inadeguata risposta ormonale: una non adeguata secrezione di ormoni in risposta allo stress.
E’ interessante sottolineare che lo stesso evento stressante può avere su soggetti diversi conseguenze diverse. Il tipo di risposta agli eventi di vita dipende dal “coping” che in italiano può essere tradotto come “capacità di reazione e adattamento”. Il “coping” dipende certamente da fattori genetici ed esperienziali ma, al contrario di quanto si pensava negli anni passati, può essere modificato ristrutturando la propria capacità di dare il giusto “peso” agli eventi.
Perciò, se siamo convinti di subire troppo incisivamente lo stress (i segnali sono sempre le emozioni che proviamo, la nostra risposta fisiologica) e che quindi la nostra “capacità di reazione e adattamento” debba essere migliorata, sarà estremamente utile rimetterci in gioco intraprendendo un percorso di Kambiamento e Miglioramento Costante e Continuo.
Perché aspettare di stare peggio prima di intervenire?
Se diveniamo consapevoli che una cosa ci sta arrecando danno fisico o psicologico e pensiamo che la causa non possa essere rimossa, possiamo sempre intervenire sulla nostra percezione dell’oggetto e quindi sulla nostra capacità di immaginare il positivo. La nostra mente non differenzia la realtà dall’immaginazione, se la realtà può essere cambiata interveniamo subito, con chiarezza e metodo.
Se la realtà non può essere cambiata come vorremmo, possiamo intervenire comunque sulla nostra percezione di essa e sul significato personale che diamo agli eventi che stiamo vivendo.
In ogni caso scegliere di non intervenire rappresenta di per se una scelta: la peggiore che possiamo fare!
Come riportato sulla guida distribuita agli iscritti alla newsletter intitolata “I 7 Pensieri primari per creare la tua vita più bella”:
II Pensiero
FISSIAMO UN OBIETTIVO CHIARO E PORTIAMO AVANTI UN’AZIONE ORGANIZZATA
VII Pensiero
ESISTE SEMPRE UNA SOLUZIONE POSITIVA, LA SOLUZIONE MIGLIORE PER ME
All’interno della guida, i due pensieri precedenti vengono illustrati, la loro applicazione costante e continua ci rende migliori e ci fa stare meglio.