Attiriamo il “contatto” Emozionale
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Provare un’ Emozione fine a se stessa, non lo scopo vero dell'esperienza.
L'emozione di per sé, può durare pochi minuti o infinitesimi istanti.
Il senso vero della Riconnessione Emozionale è un altro e riguarda il significato della sensazione provata.
Quando proviamo l'Emozione di gioia, non possiamo mentire a noi stessi, quello che abbiamo dentro è lo Stato gioioso dell'Essere.
Quindi l'emozione “gioia” ci sta comunicando in maniera chiara e inequivocabile che stiamo bene con noi stessi.
Il percorso di Riconnessione Emozionale non ha l'obiettivo di generare un'emozione fine a se stessa, ma di attrarre lo Stato interno corrispondente.
Gli esercizi che facciamo, servono esclusivamente a prendere contatto con l'emozione, comprenderla e riconoscerla a fondo.
La prima cosa che realizziamo è generare l'emozione, ma questo è solo il primo passo di un percorso, non il suo traguardo.
Una volta che ci saremo riconnessi al nostro mondo interiore, alle nostre emozioni più vere, nel momento in cui le abbiamo provate, riconosciute, sperimentate, saremo anche in grado di Kambiare la nostra visione del mondo, esprimere noi stessi per come siamo e non come vorrebbero, entrare in uno nuovo stato di coscienza.
La Felicità non dipende dalla nostra capacità di provocare un'emozione, l'emozione è una spia, un segnale che ci indica se stiamo veramente bene con noi stessi.
È un percorso fatto di traguardi successivi, ogni traguardo raggiunto non costituisce l'arrivo, ma il punto di partenza di una nuova consapevolezza.
Arrivare gradualmente al nuovo punto di partenza, vuol dire aver vissuto il percorso nel suo svolgersi, secondi nostri tempi, senza alcuna fretta, con accoglienza e gratitudine.
Un ottimo esercizio per prendere confidenza con le nostre emozioni e quello di “lasciar fluire il contatto”.
Cosa voglio dire con “lasciar fluire il contatto”?
L'auto-Emozionarsi è un traguardo meraviglioso, ma non sempre raggiungibile senza sforzo. Sarà molto più semplice riuscire prima a contattare l'emozione che ci deriva dal rapporto con gli altri e con il mondo esterno.
Ad esempio, saper cogliere l'emozione di un'alba, di un bagno al mare al tramonto, una corsa in bicicletta, una partita di tennis, un bagno caldo nella vasca, un massaggio dei centri energetici, una passeggiata con un amico o un'amica, una gita in macchina, una chiacchierata rigenerante, il silenzio della montagna.
Oppure, lasciarci andare con chi non conosciamo, aperti al nuovo, desiderosi di vivere l'esperienza, esprimendo un bel pensiero e trasmettendo un complimento sentito.
Questo è un ottimo esercizio.
Ci sono persone che, magari per strada, si trovano a tu per tu con qualcuno che non conoscono e sono attratte dalla possibilità di trasmettergli qualcosa, di fare la sua conoscenza, ma si sentono bloccati dalla paura di essere respinti o di fare una figuraccia.
Io dico sempre, perché no?
Perché non farlo?
Se quello che sentiamo di voler dire è sincero, rispettoso e viene dal cuore, non può far male né a me né a chi lo riceve.
Perché non lasciarsi andare?
Quando riusciamo a farlo, spesso la reazione dell'altro è sorprendente, ci viene incontro con un sorriso e ci risponde con passione.
La nostra Emozione sale, ci troviamo nella fase della sperimentazione attiva e positiva, Stiamo bene.
Non vergogniamoci di noi e dei nostri pensieri, se ascoltiamo il nostro cuore, lui non ci deluderà mai.
L'amore puro, in tutte le sue forme, è l'unica forza reale che abbiamo a nostra disposizione, ci rende vivi e consente alla vita di scorrere al nostro interno.
Buona giornata e Straordinaria vita.
Eugenio MonSan
