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2012-05-15/13:04:00 Highlights Visitato: 590
Le Domande Vincenti
DETTAGLI:
Dobbiamo sempre porci le domande migliori, quelle che possono aiutarci a stare meglio e a intraprendere la strada migliore e non quelle improduttive che ci tolgono energia, motivazione e non ci consentono di fare un solo passo avanti.

La prima domanda che ci dobbiamo porre è:

Che cosa vogliamo?

Che cosa vogliamo dalla nostra vita di coppia?

Che cosa vogliamo dalla relazione con gli altri?

Che cosa vogliamo sul lavoro?

Che cosa vogliamo dalla nostra vita?

Senza una risposta chiara e concreta a questa domanda tutto diventerà più difficile.

Prima di tutto dobbiamo farci questa domanda. Una volta risposto a questa domanda potremo passare al “come” raggiungere quello che vogliamo, ma senza la risposta al “cosa” è importante per noi, a quello che è l'obiettivo che vogliamo raggiungere, il resto si trasforma in un’inutile dispendio di tempo, energia e soldi.

Senza aver chiaro lo scopo, il resto diventa un errare, un vagare, un andare senza meta da una parte all'altra. Ciò che otterremo sarà solo confusione.

Quindi per prima cosa devo individuare l'area, il settore principale, da cui cominciare:

La famiglia?

Le mie relazioni con gli amici?

La vita di coppia?

Il lavoro?

L’amore?

Qual'è l'aspetto della mia vita che in questo momento ha più bisogno?

Individuato questo, mi chiedo:

Qual'è l'obiettivo che voglio raggiungere in questo campo? Se  in questo momento l'area attiva, quella che spinge il mio bisogno più alto è la vita di coppia allora mi dovrò chiedere che cosa voglio dalla mia vita di coppia, che cosa voglio dalla persona che sta al mio fianco o che mi starà accanto nel futuro: voglio conservare la mia libertà, voglio che sia una persona premurosa e attenta alle mie necessità, voglio sposarmi e avere dei figli, voglio solo divertirmi, voglio che esalti le emozioni che provo, voglio diventare folle d’amore?

Quale lo scopo che io voglio raggiungere attraverso lo stare insieme ad un'altra persona?

Solo se sarà chiaro questo, potrò intraprendere tutta una serie di azioni, portare avanti un comportamento, avere un atteggiamento nei confronti delle persone con cui vengo in contatto affinché il mio obiettivo sia realizzato. Altrimenti anche in questo caso girerò a vuoto senza raggiungere nulla.

Se l'area di mio interesse è il lavoro mi dovrò chiedere:

Che cosa voglio ottenere?

Voglio cambiare lavoro?

E se voglio cambiare lavoro quale lavoro vorrei per me, quale lavoro credo che soddisfi le mie capacità nel modo migliore, che esalti i doni che ho a mia disposizione, le potenzialità che sento di possedere?

E se non voglio cambiare lavoro, ma voglio mantenere quello che ho:

Cosa voglio cambiare per stare meglio?

In che modo penso di soddisfare la mancanza che percepisco?

Se l'area di interesse è l’amicizia mi dovrò chiedere:

Che cosa voglio dal mio rapporto di amicizia?

Quale la mia aspettativa reale nei confronti della persona che io sento di poter definire amico?

Che cosa mi aspetto da lui o da lei?

Da cosa sarei deluso?

Anche in questo caso devo definire con esattezza la regola che sta all'interno della mia mente affinché io possa dire: sì questo è un vero amico! Solo avendo chiara questa regola e quindi comportandomi in maniera coerente, allineata con essa, portando avanti delle azioni concrete, comunicando le mie necessità in un certo modo, in accordo con le mie regole e i miei obiettivi attirerò affianco a me le persone che io sento di poter chiamare amici.

Se non ho risposto alla prima domanda, cioè cosa voglio veramente, il mio focus verso cosa è indirizzato? La mia concentrazione deve andare nella giusta direzione, altrimenti non raggiungerò niente, ma solo perché non c’è niente da raggiungere. Quindi qualunque cosa io raggiunga, anche la più bella, non mi darà la soddisfazione che aspetto, perché non coincide con la risposta che non ho. 

A questo punto i segnali del corpo e le emozioni che provo ci saranno di estremo aiuto per capire.

Dove siamo più sofferenti?

Ci sono emozioni che mi bloccano?

Questo ci aiuta a comprendere meglio la nostra mancanza più grande, quello che ci sta creando disagio e quindi che cosa voglio veramente. Nel momento che ho individuato che cosa voglio veramente allora posso intraprendere un percorso razionale o comunque emo-razionale che mi conduca dritto verso l'obiettivo, ma solo a quel punto, solo in quel momento, sarà opportuno intraprendere una serie di passi che mi porteranno a raggiungere il mio obiettivo. Solo con la consapevolezza e con la chiarezza di quello che io voglio veramente allora potrò veramente tirar fuori le migliori potenzialità e utilizzare il dono che ho.

In che modo?

Formulando la strategia più opportuna. Con la comprensione delle potenzialità, delle capacità e delle competenze che già possiedo e avendo ben chiaro l'obiettivo, sarò in grado di individuare il modo in cui è meglio operare e mi sentirò libero di procedere con determinazione ed energia  verso il suo raggiungimento, verso il traguardo che mi sono posto.

Quindi la domanda è che cosa vuoi veramente ora,  non cosa non vuoi, né cosa non sopporti, non cosa non ti piace, ma cosa desideri oggi.

Dove sta la luce? Qual'è la direzione?

La domanda corretta è cosa vuoi oggi che non sarà per forza uguale a cosa volevi ieri e non sarà necessariamente uguale a quello che vorrai domani, potrebbe essere, come potrebbe non essere. 

Se tu credessi in te quanto io credo nelle tue infinite possibilità la tua vita senz'altro sarebbe migliore.

 Che cosa hanno di speciale le persone che riescono, che sono riuscite a raggiungere i loro obiettivi?

Credevano fermamente nel loro sogno al di sopra di qualunque altra cosa.

E qual’era il meccanismo che si sviluppava credendo nel loro sogno?

Conseguentemente credevano in loro stessi, credendo fermamente nel proprio sogno erano sicuri delle loro potenzialità e nella capacità di poterlo raggiungere. 

La seconda domanda è:

Qual'è il mio dono?

Qual’è la mia caratteristica speciale?

Che cosa possiedo in forma evoluta, che mi differenzia da molte altre persone?

Ognuno di noi ne ha almeno una, in ogni persona esiste una caratteristica particolare che rende quella persona unica e straordinaria. 

La terza domanda sarà:

Visto che ora ho determinato che cosa voglio veramente e visto che ho chiaro il mio dono, come posso unire le mie caratteristiche specifiche all'obiettivo che voglio raggiungere?

Perché sicuramente se ho fatto un buon lavoro queste due cose saranno intimamente legate e se queste due cose sono legate tra di loro il gioco è fatto. Quindi la terza domanda mi permetterà di entrare nella metodologia, nella pratica e quindi di entrare in azione.

Mi chiedo: come faccio ora, sfruttando il dono che ho, a raggiungere il mio obiettivo?

Analizzo la realtà, verifico di quale altre risorse ho bisogno, mi guardo intorno per capire chi può e vuole aiutarmi a raggiungere il mio scopo, pianifico una strategia vincente, sono consapevole e determinato.

Questa modalità operativa risulterà vincente in qualunque campo della nostra vita, sia a livello personale che a livello aziendale.

A livello personale, le risposte che ci siamo dati, saranno le basi per stringere relazioni d’amore e d’amicizia che ci fanno sentire bene, ma costituiscono anche il pilastro per ottenere e portare avanti un lavoro che ci gratifica.

Se sono un imprenditore o un manager, risulterà indispensabile, per il successo che desideriamo, utilizzare la nostra capacità di unire l'obiettivo aziendale, concreto e raggiungibile, con il “dono” che la nostra azienda possiede,  la sua caratteristica peculiare.

Qual’è la caratteristica speciale della mia azienda?

Diamogli valore e mostriamola a tutti.

Quali sono le caratteristiche che le persone che lavorano con me hanno o dovrebbero avere?

Solo nel momento in cui avremmo abbinato correttamente obiettivo e dono, potremo determinare la strategia operativa migliore per raggiungere il traguardo che ci siamo posti.

L'obiettivo aziendale deve essere in accordo e in risonanza con la sua caratteristica distintiva.

Riepilogando: 

PENSO - I THINK

Su quale aspetto della mia vita mi voglio concentrare?

 

VOGLIO - I WANT

Che cosa voglio veramente ora?

 

POSSO - I CAN

Qual è il mio dono?

 

AGISCO - I DO

Qual è la strategia vincente che devo mettere in atto per raggiungere il mio obiettivo sfruttando al meglio le mie caratteristiche?

Buona giornata e straordinaria vita

Eugenio MonSan


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