Il carcere sull'isola di Santo Stefano ha una sua particolare struttura circolare che non nasce solo dall'estro di un architetto creativo (Francesco Carpi), ma bensì da un preciso scopo di controllo.
Una versione antica, risalente al 1795 del nostro "compagno cellulare"!
Si, esattamente come un moderno smartphone: Tutti sotto controllo attraverso un solo “occhio”.
Il principio a cui si ispirava era quello del:
"filosofo inglese Jeremy Bentham, secondo il quale "nei tentativi di recupero dei detenuti. ...era possibile ottenere il dominio di una mente sopra un'altra mente...tramite una adeguata struttura architettonica. Tali principi, sviluppati dallo stesso Bentham nel suo piano di carcere ideale, denominato Panopticon, prevedevano che tutti i detenuti, rinchiusi nelle proprie celle disposte a semicerchio, potessero essere individualmente sorvegliati da un unico guardiano posto in un corpo centrale, senza peraltro sapere se fossero in quel momento osservati o no."
Strane assonanze, vero?
Ed a proposito di carceri, questa volta mentali, introduciamo la IV ROTTURA DELLO SCHEMA del Flusso secondo il Morphing:
La più grande prigione di un uomo è quella che lui stesso si è costruita ed in cui (da solo) si chiude, evitando di essere se stesso per timore di ciò che gli altri pensano!
Cosa faresti se non avessi paura del giudizio altrui??