Lo confesso!!!
... a volte ho pensato:
ci sono persone che vogliono rimanere nel loro stato di sofferenza anche quando sarebbe possibile uscirne.
Poi mi sono detto: che brutti pensieri che fai ma non dovevi pensare positivo?
Allora mi sono chiesto: la mente è uno strumento a disposizione dell'uomo o l'uomo tende a diventare lo strumento passivo della sua mente?
E’ una bella domanda!
Esiste una grande differenza tra i due modi di vivere il nostro essere intelligenti. Possiamo essere co-creatori del nostro destino o semplici osservatori passivi.
Nel tempo mi è capitato di incontrare persone che:
- Si lamentano in continuazione ma non fanno nulla per migliorare se stessi e la loro situazione
- Sono sempre convinti che non sia possibile
- Sono focalizzati maggiormente sul ben-avere anziché sul ben-essere, possiedono ma si ritrovano a cercare altro
- Si sono arrese senza combattere
- Preferiscono ciò che già conoscono, anche se non li fa stare bene, alla possibilità di scoprire cose nuove
- Sanno perfettamente solo quello che NON vogliono!
- Parlano, parlano ma non si danno la possibilità di ascoltare
- Non sanno aspettare, vogliono tutto e subito
- Non vedono soluzioni ma solo problemi
Mi viene da domandarmi ancora una volta: ma su quale aspetto della mia vita mi voglio concentrare? Che cosa voglio veramente ora in quell'area della mia vita? Cosa posso fare? Sono disposto ad agire e a mettermi in gioco per raggiungere quello che desidero? Mi concedo la possibilità di affidarmi? Mi fido dei miei pensieri positivi? Ho stima di me?
C'è chi ha veramente scelto di Kambiare il proprio pensiero per Kambiare la sua vita e non avendo solo aspettative ma anche volontà e fede ha sperimentato cose straordinarie. Queste persone ogni giorno fanno molto esercizio mentale, fisico e spirituale. Accolgono la possibilità di avere un Angelo al loro fianco e di incontrare persone uniche con le quali rimarranno legate per sempre. Non hanno un grande attaccamento ad un certo risultato perché hanno compreso che arriva sempre quello che serve, il meglio per loro.
Se osserviamo queste persone scopriamo che:
- Non hanno la concezione del lamento fine a se stesso, vivono sempre consapevoli delle loro possibilità.
- Se hanno il dubbio che non sia possibile, faranno di tutto per mettere in dubbio il dubbio.
- Non sono realmente interessate all'apparire e quindi difficilmente rimarranno deluse o amareggiate a causa del giudizio degli altri.
- Difficilmente si soffermano a lungo sul passato, vivono con gioia il presente.
- Preferiscono combattere alla possibilità di arrendersi.
- Sono più orientate a costruire che a distruggere.
- Capiscono che se non si danno la possibilità di scoprire cose nuove non avanzeranno mai di un solo passo.
- Sanno soprattutto ciò che vogliono, non sono interessata a quello che non vogliono.
- Si concedono sempre l'opportunità di ascoltare, per non rimanere ancorate per sempre a certezze improduttive o a dubbi paralizzanti.
- Saper aspettare per loro significa aspettare di meno.
Ho sempre cercato di prendere esempio da queste persone e ammirato quelle che:
- Hanno tirato fuori tutto per ripartire da zero.
- Hanno scoperto il possibile credendo nell'impossibile.
- Hanno lavorato duramente su se stesse e sono diventate un esempio per gli altri.
- Hanno combattuto sicure di poter vincere, senza arrendersi mai.
- Da uno sbaglio hanno costruito un impero.
- Hanno scoperto l'America dietro l'angolo.
- Conoscono cosa vogliono veramente e consapevoli dei loro limiti si fanno aiutare.
Noi da che parte abbiamo scelto di stare?
Buona giornata e Straordinaria esperienza di vita
Eugenio MonSan